Primo trimestre di gravidanza
Non avrei mai immaginato di poter percepire dei cambiamenti fisici prima ancora di apprendere la bella notizia della gravidanza. Ora, per intenderci, nel momento in cui si manifestarono non li avevo collegati ad una possibile gravidanza, ma un dubbio s’era fatto spazio dentro me.
Si trattava di semplici e piccole cose che esulavano dalla normalità della mia vita quotidiana. Avevo costantemente sete. Non ero solita idratarmi come si deve ed una bottiglia d’acqua generalmente durava circa due giorni…ricordo che per qualche settimana non ne bastava una al dì.
Mmmmmm… Avevo per caso contratto qualche strano virus Thailandese durante il viaggio di nozze?
Inoltre, con mia grande sorpresa ed in più di un occasione, la mia pestifera gatta si era lasciata andare ad effusioni amorose mai manifestate in precedenza. La prima volta mi chiesi se finalmente mi avesse accettato tra le sue grazie, la seconda dubitai delle mie capacità igieniche e cercai residui di pancetta sul mio viso… infine sospettai che volesse comunicarmi qualcosa.
L’idea del virus Thailandese si faceva sempre più insistente…

Sensazioni iniziali
Ricordo un particolare vivido che mai dimenticherò. Una sera ero sul letto in preda a quella che credevo fosse una sindrome premestruale e dolori annessi. A catturare la mia attenzione ad un certo punto fu proprio quel dolore, lo stesso di sempre, stile “coltellata da ciclo” ma accompagnato da una particolarissima sensazione di “scossa elettrica” all’altezza dell’inguine. Meglio di così non saprei descriverla: fu proprio un lampo, chiaro e distinto, una scintilla. Mi chiesi cosa stesse accadendo. Non era nulla che potesse passare inosservato o che non lasciasse sorgere una perplessità. Sono fermamente convinta ora, ( all’epoca avevo solo arricciato il naso) che sia stato in quel preciso momento che è iniziata la vita di mia figlia. Mi piace ricordarlo ed immaginarlo come uno scoppio, un Big-bang in miniatura. La creazione, la nascita di una nuova vita. Ed eccola lì. Ciao Bimba.
L’ho sentita nascere, ma non ho capito in quel momento, che fosse lei.
Il “cervello da gravidanza”
I giorni seguivano ed io non riuscivo più a ragionare, a mettere in fila una parola dopo l’altra, a restare concentrata e svolgere più di un attività alla volta.
Mi chiesi, onestamente se fossi diventata stupida.
Il semplice chiedermelo però presupponeva una minima capacità di ragionamento e questo almeno mi rincuorava, ma non era abbastanza. Solo più avanti, mentre leggevo le miriadi di articoli su Google e le mille pagine di libri sulla maternità, trovai la risposta alla mia domanda … un articolo che parlava del “cervello da gravidanza”.
Per farla breve, un gruppo di ricercatori dell’Università di Leiden in Olanda e dell’Università autonoma di Barcellona, sosteneva che dopo la nascita dei bambini, nel cervello delle donne si poteva constatare una diminuzione di volume della materia grigia. – Focus.it …
Ovviamente questa trasformazione metteva le sue radici già durante la gravidanza.
Perfetto, era del tutto normale. Non mi ero rimbecillita.
Anche il mio cervello stava cambiando. Dovevo solo abbracciare la mia condizione, assaporarne ogni aspetto. E così ho fatto.
L’interdizione al lavoro fu inizialmente un fulmine a ciel sereno. Ricordo di aver pianto l’ultimo giorno salutando i miei colleghi. Più avanti mi resi conto che fu più propriamente una manna dal cielo, non sarei stata più in grado di ricoprire il mio ruolo come avevo sempre fatto. Ero costantemente distratta e sorprendentemente smemorata. Imperdonabile, per come vivevo il mio lavoro all’epoca dei fatti.
Ricordo i primi mesi mentre mi guardavo allo specchio con entusiasmo e le più rosee aspettative.
Non si dice forse che la gravidanza sia il periodo più bello della vita di una donna? Si. Ma siamo oneste…
Continua al capitolo 3, Sensazioni e sintomi
Torna al capitolo 1, La scoperta
SI VIVE COME IN UN SOGNO DAL QUALE DEVI SOLTANTO RISVEGLIARTI!!! E RIPRENDERE LA VITA PIÙ O MENO UGUALE…
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